La Home Page E’ Morta! E Il Cadavere Puzza…

6 Ott

hp

La homepage che non dice nulla e rimanda a tutto è morta il giorno dopo che gli utenti hanno cominciato a navigare seriamente sul web alla ricerca di informazioni, e questo avvenne pochi giorni dopo la comparsa di Google. Non ieri quindi.

Nonostante l’esperienza sul campo, avvallata da statistiche web e miliardi di analisi del comportamento dell’utente utilizzando eyetracking, mousetracking, QItracking e anche (perchè no) buonsenso, la cara vecchia poco utile homepage poco ha cambiato nella mente degli abili grafici web vincitori di premi.

Ma in questi anni è successo anche altro. In particolare i siti di informazione, grazie a Google news social buzz e SEO, hanno pesantemente dirottato la pagina d’entrata nel sito nelle pagine interne allo stesso. Molto e sempre più, sempre più, ancora ancor di più di più ( qual’era il motivetto??).

Se una volta il percorso era del tipo (intendendo per AZIONE l’obbiettivo che ci interessa l’utente raggiunga QUALE visita, login, click, acquisto, richiesta, etc…):

HOME > PAGINA > ARTICOLO > INTERESSE > AZIONE

oggi abbiamo:

PAGINA /AZIONE > ALTRA PAGINA/AZIONE > HOME / AZIONE >…

Visto che le cose stanno cosi (ma se non ci credi e hai un portale di annunci o editoriale consulta il tuo Google Analytics e capirai), allora non rimane altro da fare che considerare ogni pagina di atterraggio degli utenti una possibile home page  (ma attenzione, contemporaneamente è anche una WAYOUT PAGE!) nella quale giocarci tutti gli obbiettivi che desideriamo (ADV, login, promo, vendite, consigli di contenuti di navigazione del sito, etc…).

Martin Belen ci ha ragionato su e ci ha scritto un bell’articolo.

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