Trend 2017 Per Chi Ha Un Ecommerce

16 Gen

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Dalla programmatic advertising a una logistica più veloce e smart: come preparare il tuo ecommerce al 2017

La crescita dell’eCommerce prosegue, con un mercato che oramai non distingue piu commerce e ecommerce nel comportamento d’acquisto d’acquisto degli utenti, sempre più digitalcentrici.

Nel 2016, secondo una ricerca di Internet Retailer, sono stati spesi quasi 355 miliardi di dollari negli Stati Uniti e per il 2018 si prevede che saranno toccati i 400 miliardi. I business che si affacciano per la prima volta al commercio digitale o decidono di investirci ancora sono sempre di più. Dando vita a concorrenza e strategie diversificate.

Ma come differenziarsi in un panorama così affollato?

I fondamentali per un sito ecommerce sono oggi facilmente perseguibili (per chi sa come farlo naturalmente):

  • supporto agli utenti (a livello di sito web e CRM)
  • servizi aggiuntivi di valore quali ad esempio spedizioni veloci, reso gratuito, ecc.
  • esser veramente d’aiuto nel processo d’acquisto omincanale (Lifecycle Marketing)

Ecco allora alcuni suggerimenti e trend da cavalcare quest’anno per trarre il meglio dal tuo ecommerce, senza perdere la testa!

1. Programmatic Advertising

Innanzitutto cos’è la Programmatic Advertising? Si tratta di una particolare tipologia di campagne display in siti specifici, che vengono mostrate a pubblici simili agli utenti che visitano il tuo sito. Ecco come funziona:

  • I publisher sono i venditori, mettono a disposizione degli spazi sui loro siti
  • Gli advertiser sono i compratori, chi si occupa di gestire la tua presenza online con le campagne pubblicitarie

L’advertiser definisce quanto è disposto a pagare (per impression o per click), che audience intercettare e dove. Dal canto suo il publisher può decidere di mettere all’asta tutti quegli spazi del suo sito che ancora non è riuscito a vendere.

Questo tipo di pubblicità  si basa sulla personalizzazione, quindi la prima parte del lavoro starà  nell’individuazione delle tue buyer personas e nell’analisi del customer journey dei tuoi utenti-tipo.

Le piattaforme che mettono a disposizione questo tipo di servizio, ossia l’acquisto di spazi media digitali, hanno a disposizione un grandissimo database in base al quale viene definito che tipo di ADV mostrare a quel particolare pubblico. Con la Programmatic Advertising si cerca di intercettare gli utenti giusti nel momento migliore nel processo d’acquisto, o almeno questo è l’effetto desiderato perché alcune criticità  permangono…

2. Marketing Automatizzato

Forse non lo sapevi ma ogni strumento che hai a disposizione (il tuo sito, le ADV, le email, gli sconti, ecc.) può essere personalizzato a seconda delle esigenze e necessità  di un utente.

Ad esempio puoi personalizzare le offerte del tuo store digitale per ciascuno dei tuoi visitatori e questi saranno direttamente influenzati da ciò che hanno già  acquistato o hanno già  visto nel tuo sito.

Il nuovo concetto di marketing automatizzato prevede l’utilizzo di email marketing, landing page personalizzate, promozioni e sconti ad hoc, carrelli più semplici da utilizzare e suggerimenti utili come i prodotti consigliati a fondo pagina (soprattutto a chi ha già  fatto un acquisto da te).

3. Artificial Intelligence Algorithms

Ormai lo sappiamo tutti: ciò che succede quando navighiamo è regolato da una serie di algoritmi, più o meno complessi. Gli algoritmi sono fondamentali per la segmentazione e l’identificazione degli utenti in base alla loro storia di navigazione.

Questo non significa che il processo di identificazione avvenga in modo del tutto automatico, analisti e web marketer devono ancora controllare l’accuratezza e la pertinenza dei dati raccolti, ma grazie agli Artificial Intelligence Algorithms questo passaggio è sempre più veloce.

In quest’ottica gli algoritmi di intelligenza artificiale acquistano maggiore importanza nella fase di customer, prospect e lead generation.

4. Shopping Contestuale

Abbiamo parlato già  diverse volte del customer journey e in questo contesto dobbiamo inserire anche quello che viene definito come shopping contestuale. Ottimizzare l’esperienza di navigazione dell’utente ha lo scopo di aumentare le vendite sul tuo sito e quindi diminuire il numero di carrelli abbandonati.

Lo shopping contestuale mappa il customer journey sulla base degli ordini passati e anticipa i bisogni degli utenti.

In sostanza l’utente è “accompagnato per mano” alla scoperta delle informazioni di cui ha bisogno per completare l’acquisto.

5. Mobile Commerce

Il mondo è sempre più mobile oriented (una prova? L’ultimo aggiornamento dello scanning di Google, il Mobile First Index). Le transazioni da smartphone sono in costante aumento, soprattutto per quanto riguarda il periodo delle festività .

Secondo le stime di Gartner il coinvolgimento da dispositivi mobile e il maggior engagement degli utenti attraverso questi dispositivi darà  una spinta considerevole alla revenue degli ecommerce. Si parla di una crescita di oltre il 50% per quest’anno.

È chiaro, quindi, che se il tuo sito non è performante su questi dispositivi, stai perdendo una gran fetta dei tuoi possibili clienti.

6. Opzioni di pagamento

Più opzioni di pagamento “affidabili” e “semplici” offri ai tuoi utenti, più acquisti e conversioni otterrai sul tuo ecommerce.

Devi sempre tenere presente che accanto ai navigatori più esperti, esistono anche molti utenti che non si sentono a proprio agio a lasciare i dati della propria carta di credito, ad esempio.

A questo proposito, sai che i programmi fedeltà  funzionano ancora alla grande? Anche nel mondo degli acquisti digitali. Integrare un programma a premi o una raccolta punti per chi usa il pagamento da mobile potrebbe aiutarti ad aumentare le vendite.

7. Pop-up: sì o no?

I pop-up non sono sempre graditi agli utenti durante la navigazione. Disturbano la visualizzazione durante la ricerca e la lettura. Tuttavia per il 2017 (ma già  da qualche tempo) i pop-up stanno ritornando in voga. Spingono l’utente all’iscrizione alle newsletter o alla registrazione per ricevere offerte e sconti.

Sono efficaci? Non resta altro da fare che usarli con criterio, metodologie non invasive supportate da IT intelligente, e, ovviamente, testarli!

8. Spedizione e consegna più veloci

Chi acquista sul tuo sito si aspetta che il prodotto arrivi il prima possibile. Amazon in questo senso è l’esempio più virtuoso: con il programma Prime (che conta già  80 milioni di iscritti in tutto il mondo) garantisce la consegna il giorno lavorativo seguente l’ordine e si sta industriando, in alcune zone per alcune tipologie di prodotti, alla consegna in poche ore.

È logico quindi che una delle chiavi per il successo di un ecommerce nel 2017 sarà  la velocità  di spedizione e consegna dei prodotti.

Ricordiamoci, se si garantisce all’utente un’esperienza positiva, le probabilità  che acquisti ancora da te aumentano (e non di poco).

Tutti i punti sono raccolti in questa infografica.


Studio Cappello – Ecommerce che decollano


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