Instagram Threads: Un Po’ Di Chiarezza Sul Nuovo Social Media Di Meta

17 Gen

Threads piattaforma

Cos’è, come funziona e come si distingue da social come X e Mastodon

È finalmente sbarcata sui piccoli schermi europei Instagram Threads, la nuova app di Meta che sfida  X, proponendosi come l’“anti-Twitter”. 

Attesissima, la sua uscita è stata preceduta da un countdown che gli utenti potevano attivare digitando sulla barra di ricerca di Instagram la parola “ticket”.

Ma come funziona Threads e quali sono le sue peculiarità?

Vediamo insieme come iscriversi e come utilizzare questa novità di Meta.

ticket per instagram threads

Instagram Threads: cos’è, come funziona e a cosa serve?

Come negli altri social del mondo Meta, anche su Threads i post possono ricevere like, commenti o essere ricondivisi, ma dal punto di vista contenutistico il focus di Threads sono i brevi messaggi di testo, associati a  immagini, video e link oppure messaggi vocali con trascrizione (in alcuni casi). 

threads (ovvero i post pubblicati) e i loro commenti sono organizzati come vere e proprie conversazioni e il feed appare abbastanza ordinato e facile da navigare.

L’interfaccia di Threads su mobile è molto intuitiva.

Il menù in basso presenta le icone per visitare la homepage, cercare un profilo o un topic, avviare un nuovo thread, vedere le attività (risposte, menzioni, follow, …) e andare sul proprio profilo. Sotto ogni post, invece, compaiono le iconcine per mettere like, commentare, ripubblicare o citare e, infine, condividere (su Instagram o fuori dal social).

Da desktop, invece, c’è ancora qualcosa da rivedere: per esempio, è impossibile pubblicare una GIF o una nota vocale!

Un altro aspetto importante da sottolineare è che l’app supporta anche le principali funzionalità di accessibilità già presenti su Instagram, ad esempio l’alt text.

Threads offre inoltre un controllo dettagliato sulle interazioni e consente di regolare il contenuto visualizzato nelle discussioni: gli utenti possono gestire le menzioni e filtrare le risposte ai propri post creando una lista di termini indesiderati.

Instagram Threads: come si attiva?

Premettendo che il nuovo social si può utilizzare sia da desktop che da mobile, in entrambi i casi l’attivazione di Threads è molto semplice e basterà seguire pochi veloci passaggi.

Per scaricare l’applicazione sarà sufficiente andare nello store (App Store o Google Play) e procedere con l’installazione su mobile. Il procedimento è uguale sia per IOS che per Android.

Una volta che ci si trova sull’interfaccia di Threads, gli utenti possono scegliere se accedere con il proprio profilo Instagram (collegando così i due profili) oppure registrarsi da capo.

Nel primo caso Threads importerà automaticamente i dati da Instagram, come la bio, la foto profilo e l’username. Allo stesso modo, una volta collegati i due account, sarà possibile scegliere se seguire gli stessi profili su entrambi o se scoprirne di nuovi, dando il follow in base ai propri interessi.

Come per Instagram, è possibile scegliere se impostare il profilo come pubblico o come privato, configurando la propria preferenza nelle impostazioni della privacy. 

Per quanto riguarda invece la disattivazione del profilo, sarà possibile farlo senza perdere anche quello su Instagram, ma non è vero il contrario: una volta eliminato l’account Instagram, sarà rimosso anche quello Threads, gestito dal primo.

Instagram Threads vs X: ci sono reali differenze?

Il lancio di Threads arriva a gamba tesa in un momento buio per X, che al momento si trova sotto esame da parte dell’Unione Europea a causa di possibili violazioni del Digital Service Act (DSA) ed è impegnato ad affrontare la fuga di molti suoi utenti, insoddisfatti di come Elon Musk sta gestendo la piattaforma.

Meta Threads è diventata in breve tempo una delle app più velocemente scaricate, diventando presto un serio concorrente all’ex Twitter.

Ma quali sono le differenze tra le due app?

Nei fatti, è innegabile, l’interfaccia e le funzionalità di Threads sono molto simili a quelle di X, tanto da esserne considerata una riproposizione, ma non senza qualche piccola differenza.

Ad esempio, in fase di scrittura sarà possibile usare gli hashtag, ponendo prima della parola il solito # e rendendo la parola cliccabile, anche se l’elemento grafico del cancelletto non sarà visibile nel post.

I tag servono anche qui per definire un main topic e favorire la partecipazione su quell’argomento. Al momento è possibile utilizzare solo un tag per post, ma con il vantaggio che questo può essere composto anche da un’espressione o un’intera frase, non necessariamente da una singola parola.

500 caratteri è il limite per i post su Threads (a confronto con i 280 di X) che possono includere anche foto, gif, sondaggi , audio di 30 secondi e video di massimo 5 minuti.

Un’altra importante differenza tra i due social network sta anche nell’utilizzo che gli utenti ne fanno: da tempo su X ci sono segnalazioni di malfunzionamenti e gli utenti sembrano molto scontenti delle recenti modifiche apportate da Musk. La proliferazione di messaggi d’odio e fake news ha contribuito ancora di più a spingere le persone verso Threads, dove la situazione sembra più tranquilla e l’affidabilità è ritenuta più alta.

Un altro vantaggio di Threads rispetto ad X è la possibilità di collegare i propri profili Meta e gestire le pubblicazioni sì in modo diverso, ma sempre coordinato in qualche modo: Instagram e Threads possono essere così utilizzati come cassa di risonanza l’uno dell’altro, creando uno spazio dove gli utenti e i content creator possano muoversi senza troppa difficoltà. 

In molti utenti hanno già riconosciuto in Threads il Twitter prima dell’arrivo di Musk, chissà se basterà questo a dare a Meta un vantaggio sul suo concorrente.

Instagram Threads vs Mastodon: ci sono reali differenze?

mastodon vs threads

A contendersi il ruolo di app preferita per il microblogging non sono solo X e Threads, perché anche Mastodon gioca alla stessa partita.

Nato nel 2016, Mastodon si distingue dagli altri due perché è una rete open source, libera e decentralizzata.

Facciamo una dovuta premessa: sebbene Mastodon abbia vissuto un rinnovato interesse dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Musk, oggi conta circa 4,5 milioni di utenti, di cui circa 1,3 attivi, stiamo dunque parlando di numeri molto ridotti rispetto alle due app concorrenti.

Il funzionamento di Mastodon è simile a quello di Twitter, e di conseguenza anche a quello di Threads, ma la vera grande differenza sta proprio nel fatto che questo social non appartiene a nessuna grande big tech, ed è liberamente consultabile.

Questo aspetto può essere considerato allo stesso tempo la forza e la debolezza di Mastodon, vediamo perché.

Da un lato, Mastodon non si appoggia a un server centralizzato, non ha pubblicità e non ci sono algoritmi di raccomandazione che decidono cosa vedono gli utenti nel feed. Il motivo per cui Mastodon piace agli utenti online è proprio questa maggiore libertà e il suo successo potrebbe essere incalzato dalla sfiducia sempre maggiore verso social network come Twitter.

Dall’altro lato però, proprio questa diversa organizzazione e la distribuzione su più server “federati” non rendono sempre facile per gli utenti prendere dimestichezza e iscriversi alla piattaforma.

Questo sistema decentralizzato presenta anche degli svantaggi in termini di moderazione dei contenuti, perché non essendoci un’unica gestione del social, i sistemi di segnalazione possono variare molto da regione a regione.

Il problema principale di Mastodon sta nella sua difficoltà a trattenere gli iscritti e gli utenti attivi che, principalmente per la difficoltà a capirne il funzionamento, abbandonano presto la piattaforma.

Opinioni su Threads: la rinascita di Facebook?

opinioni utenti su threads

C’è chi dice che Threads sia  il nuovo Facebook: la possibilità di poter postare contenuti multimediali con un testo ha ricordato a molti il caro vecchio social.

È davvero così?

Sul feed sono già comparse diverse battute da parte di utenti che dicono di sentirsi troppo “boomer” per la piattaforma e che ironizzano su che tipologia di contenuti pubblicare.

C’è chi chiede all’algoritmo di mostrargli contenuti di un certo settore, chi utilizza #follow4follow ormai fuori moda e chi posta post ironici per prendere in giro la generazione più attempata.

opinioni utenti su threads

In realtà, rivolgere le proprie preghiere all’algoritmo non serve a nulla e non ha alcuna influenza sulla tipologia di contenuti che l’utente vedrà: come per gli altri social di Meta, a personalizzare il feed sono una lunga serie di parametri diversi, come le interazioni con determinati post e account.

opinioni utenti su threads

In conclusione non sappiamo quali sviluppi futuri attendono Threads, se diventerà o no un elemento importante per la stampa e la politica come lo è stato Twitter, però una cosa è certa: il nuovo social piace agli utenti, incuriositi dalle sue potenzialità e dalla possibilità di mostrarsi in modo sincero e genuino.


Studio Cappello Social Marketing Strategy


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