Cosa faccio quando sono in internet?

8 Ago

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…la ricerca di eMarketer corrisponde molto anche a quello che faccio io, anche se manca un bel 10% lettura RSS che mi interessano. Per tale motivo chi si occupa di Direct Marketing continua molto a puntare sull’email marketing e sul search marketing, andando ultimamente ad attaccare anche l’altro boom della rete: i video.

video

Videi che saranno la seconda fonte di guadagno per Google (che con il suo YouiTube è per ora molto molto lontana da guadagnare soldi rispetto gli investimenti).

web marketing

Purtroppo per ora noto che un modello innovativo ed efficacie per la promozione sui video non c’è, almeno al livello della qualità  degli AdWords e di AdSense sui contenuti. Attualmente, infatti, la contestualizzazione della pubblicità  sui video è ancora molto lontana dagli interessi dei navigatori che guardano i video, e ameno che utilizzare spot che obbligano alla visione dei filmati (con un conseguente ritorno al modello di pubblicità  televisiva “invasiva”), il modello attuale di monetizzazione dei canali video non sembra ancora essere stato trovato. Speriamo solo sia diverso da quello televisivo a spot, anche se è la “top-five” dei tipi di contenuti video più comunemente visualizzate online dagli utenti quali: commedie (37%), video musicali (36%), video girati e caricati dagli utenti (33%), news (31%) e anteprime dei film (28%), rendono difficilmente targetizzabile i messaggi sul singolo utente.

Per il futuro Google potrebbe fare pubblicità  contestualizzata alla persona con tutta la sua mole di dati su di noi che riesce ad accumulare ogni secondo con tutti i suoi strumenti gratuiti e di monitoraggio (risolvendo magari prima i problemi legali di privacy), andando quindi oltre il contenuto del sito web ma utilizzando lo stesso solo come occasione di contatto con il suo utente da colpire con la sua pubblicità . Ma qui si apre un altro discorso su quello che credo sarà  la nuova svolta dell’internet advertising che porterà  a riflettere intorno al piccolo problemino che Google avrà  quando ci si renderà  conto della imponente mole di informazioni che detiene su mercati, clienti, aziende, individui.

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