Analisi Keyword SEO In 3 Step

15 Giu

Analisi Keyword SEO

Scopri come si fa una corretta analisi keyword

Dopo aver parlato del brief SEO col cliente continuiamo con la fase di analisi di un progetto di Search Engine Optimization. Per restare sempre al passo con il nostro percorso SEO Come Va Fatta (secondo noi) iscriviti alla nostra newsletter.

L’analisi keyword è una delle principali attività  in un progetto SEO. Appare in diversi momenti: nell’analisi preventiva, in quella per la definizione della struttura del sito e nell’analisi di ogni singola pagina. Oltre a essere oggetto nel fine tuning continuo.

Qual è lo scopo dell’analisi? Trovare le keyword principali che gli utenti utilizzano nelle loro ricerche, attinenti al prodotto o servizio proposto dall’azienda, ma non solo: è necessario che quelle keyword riescano a “convertire”, quindi a trasformarsi in risultati concreti per il business promosso.

Ho diviso l’attività  di analisi delle parole chiave in tre step: raccolta, revisione, valutazione. È una proposta di metodo operativo, non esiste una regola aurea dell’analisi keyword perfetta, tanto meno uno strumento in grado di farla al posto di un SEO professionista.

Fase 1: Raccolta

La fase di raccolta mi piace definirla una fase di brain storming. Si cercano tutte le possibili keyword relative al contesto che stiamo analizzando (mercato, pagina di categoria, pagina di prodotto, blog-post, …).

Quali sono i modi migliori per rintracciare le parole chiave:

  • Quelle indicate dal cliente
  • Quelle che ci vengono in mente
  • Quelle maggiormente usate dai concorrenti, che possiamo recuperare:
    • analizzando i titoli nelle SERP (pagine di risultati di Google)
    • analizzando i contenuti dei siti
    • analizzando i concorrenti con strumenti online (SEOZoom, SEMrush, AdWords Keyword Planner)
  • Utilizzando strumenti di suggerimento (SuggestMrx, UberSuggest, AdWords Keyword Planner)
  • Analizzando risorse del settore: blog, vertical (portali dell’argomento trattato), riviste, …
  • Analizzando le analitiche del sito web.
  • Utilizzando dati di precedente campagne AdWords su rete di ricerca o creandone ad hoc per avere dati concreti da analizzare. L’utilizzo di AdWords come strumento per l’analisi delle parole chiave è molto strategico perché possiamo ottenere anche preziose informazioni sul tasso di conversione, ovvero la predisposizione media a convertire su determinati KPI (iscriversi a un sito, a una newsletter, acquistare online, richiesta preventivo…).

Quello che si otterrà  sarà  un lungo elenco di parole chiave, per ora con poco valore se escludiamo quelle delle campagne AdWords.

Qualche strumento utile lo potete trovare nel nostro arsenale di risorse SEO.

Fase 2: Revisione

Nella fase di revisione andiamo principalmente a epurare la lista dalle parole fuori contesto (OT): soprattutto se abbiamo usato strumenti automatici per trovarle, potremmo incappare in “false friend”, ovvero parole fuori contesto. Un esempio che faccio spesso al mio corso SEO è quello dei “guanti lunghi”: useresti questa keyword se fossi un negozio di abbigliamento moto?

Per avere una risposta concreta, che escluda le inferenze dovute alla tua persona, la cosa più semplice da fare è cercare quella keyword in Google. Il super motore di ricerca è programmato per intercettare l’intento di ricerca dell’utente, restituire i risultati migliori, ma soprattutto è programmato per promuovere i migliori annunci a pagamento, quelli per cui Google guadagna a ogni click. Più le pubblicità  sono attinenti, più gli utenti cliccano, più Google guadagna.

Il risultato finale della revisione è l’ottenimento della lista delle keyword attinenti al sito da promuovere nei motori di ricerca. Se si ha la possibilità  si può già  provare a suddividere le parole chiave in cluster, ovvero in gruppi di parole chiave.

Fase 3: Valutazione

La fase di valutazione delle parole chiave consiste nel ritrovare, per ognuna di esse, il potenziale traffico di ricerca: ricerche mensili, trend e stagionalità  (es: estate/inverno, giorni festivi, …). Con il 90% delle ricerche nel mondo e il 94% in Italia (fonte StatCounter) Google è il titolare assoluto delle informazioni su ricerche e parole chiave. Per questo quando dobbiamo fare valutazioni sulla quantità  di ricerche, dobbiamo usare gli strumenti di Google: ci sono altri tool disponibili anche a pagamento, ma la sorgente del dato “traffico” è sempre Google.

Gli strumenti che possiamo usare per ottenere queste valutazioni sono:

  • Google AdWords Keyword Planner
    Questo strumento è riservato solo a chi ha un account AdWords e per ogni keyword permette di ottenere principalmente: traffico medio mensile, concorrenza AdWords, costo per click consigliato. Da questi dati possiamo capire se per una chiave c’è traffico (numero di ricerche) e se una chiave è “rinomata” ovvero ha un alto livello di concorrenza o un alto costo per click. Se molti concorrenti “biddano” (investono) su una parola chiave, molto probabilmente ha un buon tasso di conversione, ma anche una forte concorrenza SEO.
  • Google Trends
    Il giochino preferito dai trend-setter, consente di analizzare una o più parole chiave e vedere l’andamento nel tempo, normalizzato rispetto al numero di ricerche totali di Google. Possiamo quindi capire se, per un determinato concetto, il modo medio degli utenti di cercare online è cambiato nel tempo o se determinati brand stanno migliorando o peggiorando.

A questi strumenti se ne possono aggiungere altri che danno degli indici di keyword difficulty, incrociando i dati di traffico (AdWords) con il numero di risultati in SERP per quella parola chiave e altri indici proprietari. I più famosi indicatori sono quelli di SEMrush e di Moz (oggi solo a pagamento).

Fase 4: …e adesso?

Arrivati in questa fase, se siamo stati bravissimi, abbiamo in mano:

  • Un elenco di keyword raggruppate per cluster
  • Per ogni chiave sappiamo:
    • quanto traffico genera
    • la concorrenza
    • (se va bene) il tasso di conversione
  • Per ogni cluster abbiamo:
    • main kewyord (1)
    • keyword secondarie (5-10)
    • keyword vocabolario (10-100.000.000)

A questo punto non ci resta che strutturare il sito, preparare i meta testi per ogni pagina (title, h1, meta description) e correlare o creare dei contenuti adeguati (agli utenti in primis, mi raccomando!).

Ora siamo a un buon punto del nostro lavoro ma non sappiamo poi se una volta ottimizzato il sito e le pagine le stesse scaleranno in prima pagina nei risultati di ricerca o si fermeranno prima. Ma qui si entra nella fase di expertise assoluta dove regnano concetti quali link building, page rank, trust rank, etc che vedremo in prossimi post (e ai quali dedico molto tempo ed energie al mio corso)

Nel prossimo articolo entreremo nella fase operativa di un progetto SEO: seguici nel nostro percorso SEO Come Va Fatta (secondo noi) iscrivendoti alla nostra newsletter.


Studio Cappello
Servizi SEO e Search Engine Marketing


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