SEO e Hotel: Cosa si Può Ancora Fare?
24 Ott
La SEO per gli hotel nel 2020
Pubblico solo ora una relazione sul mio intervento che ho fatto all’ultima edizione del Web Marketing Festival.
Il mio intervento è stato nella sala Turismo e ho cercato di fare il punto della situazione sullo stato della SEO relativamente ai forti cambiamenti avvenuti in questi anni nelle pagine dei risultati di ricerca per rispondere a domande quali:
- Ha ancora senso fare SEO per le attività turistiche?
- Come garantire una presenza ottimale in Google?
- La SEO aiuta a disintermediarsi da OTA, directory e motori di ricerca verticali?
Dall’analisi dei dati dalla ricerca di Phocuswright, uno delle più quotate fonti per l’analisi del turismo digitale, si prevede che:
- Il ruolo nel booking tramite OTA sarà stabile fino al 2022 con un’impatto sulle prenotazioni di circa il 28%
- Le prenotazioni offline lasciano sempre più il posto alle prenotazioni online
- Il ruolo del mobile viene stimato a una quota del 34% nel 2022, contro un 27% rilevato nel 2018
Oggi i risultati di una ricerca su Google offrono molte risposte:
- Google Ads search
- Google Hotel Ads
- Google Hotel Finder
- Google Maps / My Business
- Risultati organici dominati da OTA e aggregatori
- Solo dopo questi: posizionamento organico delle strutture dell’ospitalità , hotel, etc…
Grazie a SEMrush, che ci ha fornito preziosi dati statistici, ho mostrato la visibilità delle varie tipologie di risultati relativi agli “hotel” a seconda del tipo di località nella TOP 10 di Google. Questa una sintesi:
- Province italiane: 61% OTA e aggregatori, 36% strutture ricettive, 1% destinazioni turistiche
- Top 25 località turistiche (fonte Istat): 59% OTA e aggregatori, 38% strutture ricettive, 1% destinazioni turistiche
Cosa vuol dire oggi fare SEO per gli hotel?
Le attività SEO da svolgere per continuare ad avere ottimi benefici vanno oltre la semplice ottimizzazione del sito web e l’attività di link building, e comprendono:
- Google My Business: l’interfaccia di Google per ottimizzare la propria presenza nelle mappe di Google
- Altre Mappe: Bing Places, Apple Maps Connect, Facebook, Yelp, Waze…
- Ottimizzare il fattore local e il brand: garantire presenza e pagine ottimali per gli utenti che già conoscono l’attività locale in modo da non lasciare tali ricerche in mano ad altri siti e farsi trovare quando ce n’è bisogno
- Ottimizzare la presenza nelle OTA aggregatori e blog. Anche se non si offrono le camere o tutte le camere è bene comparire ed essere presenti con una strategia che amplifichi il ruolo dei canali (SEO Diretto + metamotori e OTA)
- Long Tail e value proposition: puntare a utenti di nicchia con una proposta di valore con fattori distintivi rispetto alla concorrenza. Qui c’è ancora posto nella prima pagina delle SERP e soprattutto l’utente che cerca soluzioni più mirate preferisce il link organico a quello generico di OTA e booking online. Esempio: “albergo per ciclisti family trento”, “hotel centro benessere cucina vegana abano terme”.
- Mobile: oltre a cercare prima di una vacanza, gli utenti cercano durante la vacanza: e lo fanno quasi sempre da mobile. Fatti trovare e vedere nel modo giusto con le informazioni giuste.
Takeway: cosa portarsi a casa dell’intervento
- Sempre necessaria una strategia commerciale e di marketing prima di costruire un progetto SEO per un Hotel
- Non sottovalutare mai la necessità di promuovere il brand come arma di disintermediazione di massa
- Omnicanalità : monitorare tutti i canali e i touch point e trovare un giusto mix tra di loro
- Value Proposition: costruisci un tuo valore unico e posizionati con un vantaggio competitivo
- OTA e Aggregatori non sono concorrenti da abbattere ma partner (da contenere)
Il video dell’intervento è disponibile all’acquisto presso il sito GT Master Club.