Storia di un sito aquila che si crede un pollo

18 Mag

Un ragazzo, figlio di un contadino, durante una passeggiata in montagna, trovò tra le rocce un uovo di aquila. Tornato alla fattoria, lo mise nel nido di una chioccia. L’uovo si schiuse contemporaneamente a quelli della covata e l’aquilotto crebbe insieme agli altri pulcini.

Per tutta la vita l’aquila si comportò esattamente come facevano i polli nel cortile, pensando di essere uno di loro. Frugava nel terreno alla ricerca di vermi ed insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra solo di qualche centimetro.

Trascorsero gli anni e l’aquila divenne molto vecchia. Un giorno vide sopra si sé, nel cielo terso, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, sorretto dalle correnti d’aria, battendo appena le forti ali dorate. La vecchia aquila alzò lo sguardo, sorpresa. “Chi è quello?” chiese.

“E’ l’aquila, il re degli uccelli!” rispose un pollo che era lì vicino. “Appartiene al cielo, mentre noi apparteniamo alla terra.” E così l’aquila visse e morì come un pollo, perché pensava di essere tale.

Questa storia, tratta da un libro di A. De Mello, “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo” (Casale Monferrato, 1995) ci sarà  utile per capire come affrontare un temibile avversario potenziale: le credenze limitanti.

Come potete pensare, ad esempio, di svolgere con professionalità  la vostra attività  di vendita, se mentre descrivete il prodotto al cliente, credete che questi non sia interessato e che quindi non comprerà  mai? Questa credenza influenzerà  negativamente la qualità  della vostra prestazione e si trasformerà  in una profezia che si autoavvera: il cliente con ogni probabilità  non comprerà !

In quali occasioni le vostre credenze limitanti hanno determinato in partenza una sorta di “autosabotaggio“ che vi ha impedito di raggiungere i vostri obiettivi?Quante volte insomma avete agito come l’aquila che, credendo di essere un pollo, si comporta come tale?

Un proverbio americano recita: ” potete, se credete di potere”: se non credete di poter raggiungere i vostri traguardi, al di là  delle oggettive difficoltà , non sarete comunque in grado di farcela: sarete infatti voi stessi la prima causa dell’insuccesso.

Ecco, ora pensate al vostro sito. Scoprirete che nel 50% dei casi lo reputate/gestite/trattate/promuovete come un pollo quando in realtà  è e lo ritenete un’aquila!

Cosa vuol dire avere un sito acquila? Avere una macchina di marketing atta a generare leade e vendite.


Adviva Realizzazione Siti Web


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