Archive | E-commerce RSS feed for this section

Google Shopping Ritorna Gratuito E Nei Risultati Organici (Anche In Italia)

5 Mag

Il 22 febbraio 2019 Google, nel blog dedicato ai webmaster, annuncia le linee guida per permettere agli ecommerce di visualizzare al meglio i singoli prodotti nei risultati di ricerca di Google. [...] 

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ADS & PPC Per Piccole Imprese E Negozi Col COVID-19: Quali Strategie?

7 Apr

Con la pandemia COVID-19 serve adeguare il modo di fare ADS

Traduzione dell’articolo di Mark Irvine di WordStream

A seguito delle misure adottate dai governi, come il blocco totale dei movimenti e la chiusura delle scuole, la maggior parte di noi si trova bloccata a casa per contrastare la diffusione del nuovo Coronavirus.  [...] 

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Covid: Come Si Modificano I Comportamenti Di Acquisto

20 Mar

Mentre il COVID-19 imperversa, i consumatori sono costretti a cambiare drasticamente i loro comportamenti di acquisto. 

I prodotti di largo consumo venduti online nella prima settimana di emergenza sono aumentati dell’81%, circa 30 punti percentuali in più rispetto alla settimana precedente, nonostante alcuni aumenti di prezzo fuori controllo sui principali e-commerce. [...] 

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Ranking Revolution: la Trasparenza per Essere Primi in Google, Amazon, Booking, TripAdvisor etc.

1 Feb

Essere ai primi posti sui risultati di ricerca: svelate le logiche?

Farsi trovare in prima pagina e in particolare ai primissimi posti nei risultati di ricerca dei motori, dei marketplace e degli ecommerce fa la differenza. E non di poco. [...] 

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Studio Cappello Data Driven Digital Marketing Agency: Una Naturale Evoluzione

18 Dic

Big Data e Intelligenza artificiale (IA) guidano il marketing

In Studio Cappello abbiamo un KPI mantra a cui ambire per governare le strategie di marketing: il Customer Lifetime Value. Con questo KPI essere Data Driven e Marketing Tecnology è una naturale conseguenza. [...] 

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Black Friday & Natale: il tuo Ecommerce È Pronto?

9 Nov

Come sfruttare al meglio l’holiday season

I dati parlano chiaro: prima di fare un acquisto oltre la metà  degli italiani (51%) utilizza i canali online per ricercare il prodotto, verificarlo, compararlo, leggere le recensioni, approfondirne i plus.

Il 50% del tempo dedicato allo shopping in internet viene impiegato in queste attività . Questa cifra sale poi al 54% durante le promozioni stagionali laddove, ricordiamo, il device mobile gioca un ruolo fondamentale.

Stiamo parlando del customer journey, ovvero del viaggio che l’utente percorre dalla ricerca di soddisfare un bisogno fino =&0=& in un determinato store (on/offline) di uno specifico prodotto/servizio in grado di appagarlo.

In particolare durante il periodo del Black Friday e delle feste di Natale, quando la concorrenza è alta e le possibilità  di acquisto aumentano, è importante studiare una campagna di promozione capace di differenziarsi e che tenga conto di determinate variabili

Proprio in quanto viaggio, il processo di acquisto non è un percorso lineare.

Si snoda in diversi momenti e coinvolge diversi canali e dispositivi, ognuno dei quali rappresenta un’opportunità : un touchpoint dove entrare in contatto con i nostri possibili acquirenti magari in diversi momenti del processo di acquisto.

Black Friday non ti amo più

Secondo i dati dell’Holiday Outlook 2019 di PwC, che ha analizzato le abitudini d’acquisto di oltre 2mila consumatori americani, il Black Friday, non esercita più lo stesso fascino.

Lo shopping natalizio inizia già  a settembre e prosegue ben oltre il Natale.

In tal senso il Black Friday è un evento non fine a se stesso, ma inserito in un calendario commerciale ben più ampio.

Idem per il Black Monday, dove si rende necessario applicare scontistiche ad hoc che si distinguano dalle altre promo per politiche di pricing: pensa al tuo prodotto e pianifica per tempo le offerte da applicare, per poi promuoverle adeguatamente tramite campagne Google Ads

A cosa deve stare attento un venditore in questi eventi?  In primis a non cannibalizzare le sue vendite scontando prodotti che i suoi clienti comprerebbero comunque.

Il 59% della popolazione statunitense nel 2015 effettuava acquisti il giorno del Black Friday, nel 2019 si prevede scenderanno al 36%.

Inoltre, il 50% dei consumatori dice di voler posticipare il proprio shopping festivo nel periodo successivo il Black Friday.

Causa principe di questo disinnamoramento è l’avvento dell’omnicanalità , che ha radicalmente trasformato l’abitudine e l’esperienza d’acquisto dei clienti nei giorni dell’holiday season (e non solo).

Oltre ciò il solito Amazon che ha egemonizzato le vendite dell’holiday season col suo Prime Day.

Molti retailer, inoltre, anticipano le offerte del Black Friday, trasformando l’intero mese di novembre in spese scontate.

“Quando arriva il Black Friday – ha precisato PwC – molti acquirenti hanno già  potuto approfittare dei ribassi”

Come fare?

Per massimizzare ROI e ROAS delle campagne ADV consigliamo quanto segue:

Data Analysis: leggi i dati, comprendi quale campagna ha generato valore nel percorso d’acquisto per ritarare le campagne successive, usa strumenti di machine learning e tecniche di remarketing capaci di convertire il 20% in più.
Relazione ed Engagement: entra in contatto col cliente in ogni fase del customer journey, fidelizza, ingaggia, leggi gli insight di Google, intercetta pubblico analogo per affinità  d’interessi che potrebbe entrare in contatto con i tuoi potenziali clienti. Investi nelle prime fasi di conoscenza del prodotto (awareness) con annunci display e video, e ottimizza le campagne e le creatività  nei canali di “chiusura”  semplificandole per rendere il più intuitivo possibile il processo di acquisto.
Evangelizza e crea Ambassador: il processo d’acquisto non finisce con la vendita del prodotto. Chiedi un feedback, fidelizza, attiva un buon customer care”¦ invia nuove promozioni o gift per i top customer, per far sì che ogni tuo cliente possa diventare un “Ambassador”, promuovendo per te il tuo brand con un passaparola virtuoso.
Programma. A partire da 20 giorni prima di una data evento, come il Venerdì Nero, comincia ad anticipare le offerte agli utenti, aumentando in modo progressivo la pressione pubblicitaria e dando lo sprint finale a cinque giorni dall’evento.
Personalizza. Usa gli eventi sconto per fidelizzare i tuoi utenti e acquisire quelli nuovi. La cosa più saggia che tu possa fare è segmentare il target per offrire percorsi e coupon customizzati secondo gusti, acquisti precedenti e ricerche. L’

Analisi RFM [...] 

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Ecommerce: Consigli per Vendere all’Estero (Non Basta Tradurre)

4 Ott

Per conquistare un mercato estero non bastano le traduzioni!

Al Web Marketing Festival 2019, nella Sala SEM del Palacongressi di Rimini, ho avuto il piacere di presentare un tema a me molto caro.

Nasco come interprete e traduttrice, motivo per cui dedico particolare attenzione a come un contenuto viene proposto all’estero.

Quando si vuole internazionalizzare un marchio un’azienda o un servizio, non basta tradurre i testi. Serve localizzarli in relazione alla cultura, al target, agli stili di vita. Serve conoscere bene il panorama in cui andremo a vendere il nostro prodotto o servizio.  Innanzitutto serve rispondere alle obbligatorie domandi da fare per ogni brief:

  • Quanto vale lo specifico locale mercato di riferimento?
  • Quali sono i tuoi competitor locali?
  • Qual’è il tuo target?
  • Qual è la tua Unique Selling Proposition, il motivo per cui dovrebbero preferirti ai tuoi controcorrenti?
  • Quali sono le tue Buyer Personas specifiche del paese destinazione?
  • Quale la loro Customer Journey?

Ci sono anche alcuni tools di Google che vi vengono in aiuto in tale analisi preliminare quali ed esempio:

  •  Market Finder o il Consumer Barometer, che sono molto utili per l’analisi del mercato e lo studio del comportamento di un potenziale utente
  • Google Trends, che ci viene in aiuto per valutare quanto un termine sia ricercato e in quali specifiche zone geografiche
  • Keyword Tool di Google ADS, essenziale per ampliare la forbice su parole chiave alle quali non si pensa nell’immediato.

La combinazione delle informazioni date da questi strumenti ci permette di avere una visione più chiara di come pianificare l’attività  di geolocalizzazione, oltre che capire come investire in modo mirato il budget, e intercettare utenti realmente interessati a ciò che offriamo.

Se ad esempio sono il proprietario di un hotel di Jesolo e ho creato un’offerta per il weekend del 25 aprile, ha senso fare pubblicità  ad Amburgo? Siamo davvero certi che un cliente da così lontano venga in Italia per soli 3 giorni?

Fonte: Google Trend

4 dritte per sopravvivere nel vendere all’estero

Come avrai capito sono molti gli ostacoli da superare per esportare con successo un brand in un Paese straniero. Tieni a mente questi 4 punti imprescindibili, prestaci la massima attenzione e vedrai che il percorso sarà  meno difficile!

1.   Utilizza le parole chiave giuste

Anche se nel vocabolario italiano due termini hanno lo stesso significato, non è detto siano utilizzati come sinonimi in tutto il mondo.

Un esempio? “Tights” e “Pantyhose” che in italiano tradurremmo con una singola parola, “calzamaglia”, ma che nel resto del mondo vengono usate in modo differente.

La scelta del termine giusto in base al nostro mercato target ci permette di posizionarci in modo pertinente sia nei risultati di ricerca che in quelli a pagamento, e di far sentire il nostro utente “a casa”.

3. Usa il tone of voice corretto

Non offendere un popolo, non dipingerlo in modo stereotipato, rivolgersi al proprio target portando rispetto: il modo in cui ci presentiamo al nostro utente è fondamentale!

Chi non ricorda il

caso Dolce e Gabbana in Cina [...] 

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Customer Lifetime Value: L’Unica Metrica Valida Per Fare Marketing (Anche Negli Ecommerce)

4 Set

Qual è il vantaggio competitivo della tua azienda? La tua Value Proposition?

È una domanda semplice a cui la maggior parte degli imprenditori non sa dare una risposta. E giorno dopo giorno diventa sempre più complicato rispondere.

I metodi tradizionali per creare un vantaggio competitivo non sono più sostenibili e rilevanti. Abbassare il prezzo non è una soluzione: lo faranno anche i tuoi competitor. I piu bravi perà  non avranno bisogno di farlo perché sono in grado di comunicare meglio la loro Unique Value Proposition che li farà  preferire ai concorrenti.

L’importanza di un’azienda è una via per la costruzione del vantaggio competitivo. Tuttavia, anche la grandezza e l’importanza non bastano più. Aziende e realtà  emergenti riescono a competerete e spezzare l’egemonia di grandi aziende in breve tempo.

La Digital Disruption sta coinvolgendo tutte le aziende, grandi e piccole.

Con Digital Disruption si intende una nuova tecnologia che ribalta completamente i modelli di business.

I giganti nel settore dei beni di largo consumo, ad esempio, devono fronteggiare l’avanzata di nuovi competitor. Uno su tutti le aziende D2C (Direct to Consumers) che stanno emergendo come i grandi sovvertitori in questo settore.

La Digital Disruption è qui, è adesso e sta accelerando. La Digital Disruption è qui per restare, e la MarTech non ne è immune.

E cos’è la MarTech? Una contrazione dei termini Marketing e Technology, che indica gli strumenti utilizzati nel digital marketing per incrementare le performance e la produttività  dei team marketing e vendite.

A E-commerce Strategies abbiamo gia parlato di questo “La convergenza necessari tra tecnologia e marketing“.

Costruire un’organizzazione “ossessionata dal cliente”

Come fare merketing per riuscire ad attirare l’attenzione in questo mercato rumoroso e competitivo?

Al centro deve esserci una sola cosa: l’utente, il consumatore, il tuo cliente.

Non è una faccenda da poco: è un processo continuo di aggiornamento, analisi, confronto che richiede coordinazione tra i vari dipartimenti.

C’è la necessita di cambiare punto di vista, soprattutto su come misurare il proprio “successo”.

Anziché prendere in considerazione metriche di vanità  come tassi di crescita o le lead acquisite (che restano comunque importanti), gli esperti di marketing dovrebbero andare più a fondo e trovare una metrica che davvero rappresenti il lavoro dell’attività  svolta e rifletta lo stato di salute dell’azienda e la sua capacità  di diventare un’organizzazione “ossessionata dal cliente”.

Garantire un’ottima customer experience

Trasmettere valore ai clienti, differenziandoti dalla concorrenza, richiede lo sforzo dell’intera azienda. Ogni dipartimento deve lavorare in sinergia con gli altri: solo così sarai in grado di rispondere adeguatamente ai clienti e di cogliere le opportunità  del mercato.

Organizza la tua azienda in modo che la soddisfazione del cliente sia anche quella dell’azienda: ogni dipendente farà  del suo meglio per raggiungere obiettivi concreti e contemporaneamente creerà  delle relazioni durature e serene con i clienti.

Infine, le aziende devono parlare la stessa lingua del loro target di riferimento, comprendere i loro bisogni e le loro intenzioni. Ovviamente prima e meglio della concorrenza.

È questione di padroneggiare i dati per prendere decisioni e fare azioni mirati: più sei “vicino” al cliente, più è facile rispondere ai suoi bisogni (data intelligence)

I dati sbloccano conoscenze sulle esigenze dei consumatori e forniscono ai dipendenti le informazioni necessarie per costruire un’esperienza di successo.

Con grandi quantità  di dati sui consumatori e un’azienda organizzata attorno al cliente, sarai in grado di fornire una customer experience migliore.

Perché il Customer Lifetime Value è importante per il tuo Business

Il rapporto tra Lifetime Value (LTV) e Costo di Acquisizione Cliente (CAC) è una delle metriche più complete che puoi ricavare.

Migliorare il rapporto LTV/CAC richiede che ogni sfaccettatura del Business lavori di pari passo per creare del valore per il cliente.

Al contrario delle metriche che valutano ogni singolo elemento del business (es costo per acquisizione) e che riguardano solo le attività  di marketing o di vendite,

il rapporto LTV/CAC riflette l’intero ciclo di vita del cliente e misura qualsiasi aspetto includendo il prodotto, le attività  di marketing, le vendite e il successo del cliente.

Come migliorare il rapporto tra LTV/CAC?

Questo è il punto in cui il servizio offerto e le performance finanziarie si intersecano. Un rapporto LTV/CAC più alto sta a indicare che stai creando valore per i consumatori, spesso attorno alla promessa del tuo brand. Un LTV/CAC più alto può indicare la forza di un brand. E un brand forte non ha bisogno di massificare l’offerta e può avere una più ampia flessibilità  di prezzo.

È la metrica da cui dovrebbe essere ossessionato ogni CEO.

Il miglioramento del rapporto tra LTV e CAC inizia con un semplice concetto. Conosci il tuo target, i tuoi clienti e cosa stai trasmettendo a loro: la tua Value Proposition.

Una comprensione dettagliata del profilo del tuo cliente ideale (costruendo delle buyer personas, magari) ha molte conseguenze sul tuo business:

  • Acquisizione del cliente più efficiente: non acquisire clienti che non hanno bisogno dei tuoi prodotti e servizi.
  • Più vendite. Comprendere i bisogni dei tuoi clienti significa vendere di più, no?
  • Retention rate più alto. Disegna un ciclo di vita ad hoc per il profilo del tuo cliente tipo e sui suoi bisogni, che gli permetta di percepire più velocemente il valore del tuo prodotto/servizio
  • Ricavi per cliente. Metti in pratica strategie di up-selling e cross-selling con code lunghe rivolte al ciclo di vita del cliente e ai suoi bisogni

Parlare con i clienti e ricevere i loro feedback è importante, ma non ti dimenticare di guidarli e ispirarli. Devi sapere dove si sta spostando il mercato, e devi guidare i tuoi clienti in quella direzione. Questo ti permette di aiutare i tuoi clienti a raggiungere la loro soddisfazione.

Il cambiamento è costante, l’abbiamo detto, e sta avvenendo rapidamente. La Digital Disruption sta coinvolgendo ognuno di noi.

Dare delle garanzie per il futuro ai tuoi clienti è un’importante fase della creazione del valore. Dopotutto, soprattutto in ambito MarTech, i clienti hanno più fiducia verso i vincitori del mercato e vogliono collaborare con chi ha successo.

Non inseguire obiettivi vanitosi

Il rapporto LTV/CAC ti mantiene focalizzato su ciò che è realmente importante: creare valore per i clienti.

Non ti far distrarre da obiettivi vuoti che ogni giorno ci tentano.

Prendi per esempio l’ultima moda, l’

Account-Based Marketing  [...] 

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Data Intelligence: Cos’è E Perchè Usarla Nel Digital Marketing

2 Set

Web Analytics, Data Analysis,  BI

Raccogliere e conservare dati rappresenterà  solo un costo per le aziende se queste non si organizzeranno per avviare processi di Data Intelligence, ovvero quell’insieme di pratiche supportare da software che consentono di far avere il dato giusto alla persona giusta al momento giusto. L’intelligenza dei dati si concentra sull’analisi e l’interazione con le informazioni in modo significativo per promuovere un migliore processo decisionale in futuro. [...] 

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L’E-commerce Che Avremo: Unified Retail Commerce

29 Mag

Il retail sta cambiando pelle.
L’utente al centro è un obbligo.

Dai dati di mercato il 2018 è stato un buon anno per la vendita al dettaglio, e questo ha permesso ad alcune aziende retail di tirare il fiato. Ma se le aziende non si muovono nel capire come sta cambiando il mercato e il comportamento di acquisto degli utenti sempre più omnichannel, e nel tarare la loro strategia prendendo atto delle novità  e dei trend in atto nell’E-commerce, adeguando strumenti e metodologie di marketing per il loro business, l’acqua alla gola ritornerà  presto.

In tale scenario è necessario non trovarci impreparati e dove possibile anticipare i temi che verranno. In particolare:

Le aziende devono adottare nuovi modelli di business legati alla digital business trasformation, Il comportamenti di acquisto delle persone è drasticamente cambiato e il potere di dare valore o meno ad un prodotto o una marca è nelle loro mani. E’ drammaticamente nelle loro mani. 

Fare e-commerce ed essere e-commerce [...] 

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