SEO Google: User Experience & Core Web Vitals

3 Giu

Google vuole un internet sempre più veloce

Un processo portato avanti da BigG da anni. Già  a novembre 2019 avevo dedicato un articolo sul tema Google e velocità  dei siti presentando metriche e report disponibili per analizzare il proprio sito internet. Uno dei Fattori SEO di posizionamento sempre più importanti.

In queste settimane Google ha rimosso dalla Google Search Console il report della velocità  Google Speed e l’ha sostituito con il nuovo report Core Web Vitals, un insieme di metriche ritenute essenziali per offrire una buona esperienza utente.

L’annuncio ha fatto un bel rumore online, ma gli addetti del settore si sono immediatamente accorti che i cambiamenti erano centellinati, facendo somigliare l’azione più ad un rebranding che ad un nuovo report.

Ufficialmente le nuove metrice “Web Vitals” entreranno a fare parte dell’algoritmo di Google nel 2021.

I Core Web Vitals possono ora essere misurati usando:

Tant’è che nelle slide del Web Marketing Festival 2020 – che presenterò in stream venerdì 5 giugno 2020 – ho messo a confronto i due report di un cliente:

Google Speed vs Google Core Web Vitals

Anche lo scopo del report è rimasto il medesimo, ovvero categorizzare le pagine in buone, medie e lente suddividendole per device desktop e mobile.

Nei report compaiono tre metriche relative all’esperienza utente:

  • LCP: Largest Contentful Paint. il tempo necessario per renderizzare l’elemento visibilmente più grande nel viewport (prima schermata).
    Lento =>4s – Veloce <= 2,5s
  • FID: First Input Delay. il tempo che il sito risponde ad una interazione (es: da un click al suo effetto).
    Lento => 300ms – Veloce = <100ms
  • CLS: Cumulative Layout Shift. La porzione di layout che si “sposta” durante il caricamento della pagina, che comporta una brutta esperienza utente.
    0 = nessuno – 1 = tutto – Buono = <0,1 – Cattivo => 0,25

Normalmente nei nostri report basati sul ChromeUX database, analizziamo la velocità  del sito internet del nostro cliente e la compariamo con la velocità  dei suoi concorrenti: come nel running, la velocità  è un concetto relativo e l’obiettivo è sempre essere più veloce degli avversari.

Le metriche che usiamo sono state riviste valori di raggruppamento veloce-lento nelle ultimissime settimane:

  • TTFB: Time to First Byte. Il tempo necessario dalla richiesta della pagina da parte di un utente e il primo Byte che viene ricevuto dal browser. Indica il tempo di elaborazione del server web.
    Lento >= 1500ms – Veloce <= 500ms
  • FCP: First Contentful Paint. Il tempo necessario perché il primo elemento renderizzato appaia a browser.
    Lento >= 2500ms – Veloce <= 1500ms

Ecco un esempio del report:

Report ChromeUX di WMR: Analisi della velocità  dei concorrenti

L’unico “difetto” di questi report è che si aggiornano mensilmente, con una decina di giorni di ritardo dall’inizio del mese.

Dalla nostra esperienza e dall’analisi di centinaia di siti possiamo garantire che sia le performance server sia le performance client (qui spiego nel dettaglio la differenza) hanno conseguenze dirette su:

  • Quantità  e qualità  della scansiona da parte di Google
  • Posizionamento organico
  • Costo per clic delle campagne Google Ads
  • Tasso di conversione

Miglioramento dei Core Web Vitals

Google consiglia di correggere prima tutto ciò che è etichettato come “Scarso”, quindi stabilire le priorità  su cosa fare dopo in base ai problemi che riguardano la maggior parte degli URL.

Gli utenti non tecnici potrebbero aver bisogno dell’assistenza di uno sviluppatore per risolvere problemi specifici.

Secondo Google alcune delle correzioni di pagina più comuni dovrebbero includere:

  • Ridurre le dimensioni della pagina a meno di 500 KB.
  • Limitare il numero di risorse della pagina a 50.
  • Prendere in considerazione l’utilizzo di AMP.

Che personalmente raffino come segue:

  • Riduzione delle dimensioni delle immagini e caricamento ritardato delle immagini non essenziali
  • Riduzione dei file accessori (css, js, …) e caricamenti asincroni
  • Ottimizzazione dei sistemi di cache e valutazione di AMP soprattutto per siti di news

Come altri rapporti di Search Console, quando un problema viene risolto può essere convalidato direttamente all’interno del rapporto di Search Console.

Il consiglio finale è che bisogna creare siti facilmente e velocemente navigabili, soprattutto per gli utenti mobile. Oggi sottovalutando quest’aspetto, oltre diminuire lo conversioni, si rischia di rimanere relegato alle posizioni più basse della SERP.


Studio Cappello L’Arte Della SEO


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