Siti di contenuto con pubblicità  VS Siti di pubblicità  con contenuti

21 Set

Ieri ho avuto un incontro con dei responsabili di una nota media agency di Milano che si sta specializzando nel marketing “ecologico”, il marketing che rispetta l’ambiente, le persone, il contesto, l’intelligenza dell’uomo.

E’ emerso un concetto molto interessante. Ieri e oggi, le principali società  che gestiscono i principali mezzi di comunicazione (off line) e le corrispettive agenzie pubblicitarie, hanno sempre costruito contenuti (format, rubriche) per agganciarci pubblicità  pensando al target che volevano raggiungere. Si sono cioè sempre disinteressate realmente di offrire contenuti utili, ma hanno sempre pensato a fare numeri con possibili consumatori (utenti, lettori,..) per appioppare loro messaggi pubblicitari.

Tale concezione esasperata del mondo fatto solo di venditori e compratori, e di azioni di compra-vendita, oggi non casualmente la ritroviamo riproposta anche sui siti di servizio delle loro TV o sui siti internet dei loro network. Siti pieni di banner e pubblicità , anche sottotono o decontestualizzata e spesso per miseri guadagni (ma tanto chi se ne frega, l’importante è vendere impression…), esposta in modo esagerato e fastidioso.
A scapito della leggibilità  dei contenuti e dell’utente, che anche nel web viene trattato come nella realtà , non come persona, ma come (stupido) consumatore.

Se avete capito a chi mi sto riferendo in particolare, vi invito ad andare a vedere i loro siti.

Penso che questi siti web pensati con un format comunicativo proprio della televisione (oggi puro contenitore di spazzatura imposta agli utenti per mancanza di reale scelta) dimostreranno che tale modo di concepire il rapporto tra le persone è giunto al capolinea.

Come? Tramite gli utenti che in un reale contesto di libertà  comunicativa (internet) non saranno “obbligati” a visitarli ma potranno preferirli ad altri siti strutturati avendo alla base delle conoscenze di internet che prevedono innanzitutto un rapporto più maturo ed equilibrato tra comunicatore e ricevente(utente), e obiettivi più ampli rispetto la mera promozione pubblicitaria. Almeno io credo e ardentemente spero.

Per tale motivo oggi, le agenzie di comunicazione che pensano di continuare ad offrire con leggerezza il servizio di keyword advertising, banner advertising, pop-up advertising (sempre più odioso e odiato dagli utenti, e da questi considerato offensivo), web advertising, se non cominceranno a conoscere le reali logiche di internet e dell’utente/navigatore, rischieranno di offrire disservizi di comunicazione ai loro clienti, che come primo risultato porterà  alla lesione dei brand delle aziende loro clienti.

Marketing oggi non significa mettere al centro il consumatore, ma la persona.
Internet esprime al meglio questo concetto. Chi cerca di relazionarsi con utenti trattandoli come consumatori e non come persone, non ha spazio di crescita.

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