L’Arroganza Dei SEO Che Parlano Di Etica SEO

23 Lug

An angry lady boss.

 

Etica e SEO: qual’è il problema?

I SEO hanno un vantaggio sui clienti, così come i SEO Senior sui SEO Junior. Parlano di un argomento di cui gli interlocutori sanno poco e sulle cui performance (positive o meno) spesso è difficile capirci qualcosa. La scienza su cui si basa la competenza di un SEO è non scritta (se non nelle linee guida di Google) e spesso confutare o confermare affermazioni su tecniche di lavoro e algoritmi di ranking è questione di fiducia ed expertise.

Più se ne hanno viste più si può dirle la propria su Google, Page Rank, algoritmi. Perché l’esperienza fa la differenza, sicuramente. Ma su una cosa molti SEO devono imparare a ripulirsi la mente. Sul concetto di Etica SEO, spesso utilizzato per denigrare pratiche di colleghi o agenzie o al contrario per auto-esaltare il proprio mestiere.

“Io sono un SEO etico” osano dire taluni geni, senza spiegare bene poi cos’è l’etica per loro e nemmeno cosa vuol dire per il cliente e alla fine anche per la SEO.

L’etica (termine derivante dal greco antico ἔθος (o ἦθος)[1], èthos, “carattere”, “comportamento”, “costume”, “consuetudine”) è una branca della filosofia che studia i fondamenti razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale (ad esempio una data morale). [Wikipedia]

L’etica SEO, se proprio se ne vuole creare un concetto, è una questione spesso soggettiva con confini labili e non ha nulla a che fare con l’arte della SEO ma casomai con il modo di operare dei SEO nel rapporto con i loro clienti da una parte (si condividono con i clienti le tecniche che si possono utilizzare con la SEO e si decide quali applicare e quali no) e la loro personale filosofia di vita dall’altra (“io non farò mai questo perché non lo ritengo etico” ad esempio pagare per avere un link).

L’etica è un concetto che vale per tutti allo stesso modo e non certo per la SEO. E vale per le persone e per i loro principi e non per le tecniche di lavoro. Quello che è etico per alcuni potrebbe non esserlo per altri, senza che qualcuno abbia torto o ragione. L’utilizzo improprio di tale concetto porta i SEO più ingenui a diventare degli esseri arroganti quanto incoerenti:

“Sono stanco dell’arroganza all’interno della comunità  dei SEO, specificamente con quelli che si erigono ad essere i custodi di tutta la conoscenza lineare e corretta di SEO. È pietoso, insignificante, disarmante, sono infastidito e ne ho abbastanza!

La comunità  dei SEO sembra avere una mentalità  del superstite piuttosto che una mentalità  dell’apprendista. Molti esigono la superiorità  morale nelle loro tattiche mentre lavorano duro per screditare o sputtanare qualcun altro che fa diversamente le cose.

Per essere corretti, ci sono fattori che costituiscono le buone e cattive pratiche SEO. Perché sporcarsi la bocca con parole fuori luogo? Etica! L’etica negli affari va considerata molto da vicino. È etico ad esempio telefonare alla gente per proporre prodotti? Truffare i vostri clienti, questo non è etico!

Il vostro senso etico, cari SEO, non è l’unico giusto senso, né qualcuno tiene il monopolio sull’etica.

Inoltre, se il cliente fosse completamente informato delle conseguenze potenziali delle metodologie adottate dal SEO (anche quelle estreme) allora l’etica non è realmente un fattore. Mentire o travisare ciò che si può fare non è etico!”.

Queste le parole del furibondo consulente SEO Stoney De Geyter in uno storico (per i veterani SEO come me) articolo datato 2006(!) ma che non cambia di fatto la questione oggi.

L’etica SEO è un concetto abusato da alcuni che fanno il nostro lavoro che non hanno ancora una linea matura di pensiero né sul loro mestiere né su quello dell’etica.

L’articolo citato è esaustivo ed è utile soprattutto a tutti quegli apprendisti SEO che si trovano spesso a doversi confrontare con SEO più anziani che sventolano sentenze in un settore contraddistinto invece da molta incertezza. E dove i confini di cos’è giusto o sbagliato nel fare SEO, una volta condivise con il cliente i pro e i contro di ogni tecnica, sono unicamente nell’onestà  intellettuale del consulente SEO nei confronti del cliente, partendo dal fatto che un SEO per quanto ne sappia non ne sa mai fino in fondo.

La buona fede e l’onestà  sono fondamentali per saper operare con etica nel rapporto con il cliente. Una volta deciso come fare e cosa fare con la SEO per ottenere un risultato, condividendo con lui pro e contro di tecniche più o meno permanenti, più o meno durature, o addirittura più o meno rischiose, con l’etica si è a posto.

Sempre se si sa cosa si sta facendo. Cosa affatto scontata per molti SEO che spingono su tecniche rischiose senza saperne abbastanza sui pericoli che fanno correre ai loro clienti e spesso senza nemmeno capire che i siti su cui hanno messo le mani sono stati poi penalizzati o il perché (tanto da spingerci ad offrire il servizio di Rimozione Penalty SEO richiesto anche da grandi aziende che si sono affidate a SEO non troppo accorti). Soprattutto per quelli con poca esperienza in un settore dove averne viste di cotte e di crude è un fattore fondamentale per poter affermare di “saperci fare”, e dove per molti il confine di cosa è giusto, borderline o sbagliato fare nella SEO è spesso poco chiaro.

“So di non sapere” mai come per un SEO la frase di Socrate calza a pennello, così come ricordano spesso i nostri specialisti SEO (veterani compresi).


Studio Cappello Agenzia SEO


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