Quanti E Quali Canali Usa Chi Compra A Distanza?

23 Giu

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Fenomeno “multiscreen”: sempre più utenti utilizzano più schermi insieme per informarsi, intrattenersi, fare acquisti

Un classico quando guardiamo la TV e consultiamo il nostro smartphone.

“Acquisti multicanale e multiscreen” è la ricerca dell’Osservatorio QVC condotta in collaborazione con Human Highway. Lo studio evidenzia una forte tendenza al multiscreen e multicanalità  per gli acquisti a distanza. Il canale più utilizzato è il web, seguito da app e mobile.

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Entrando nello specifico della ricerca, gli acquirenti a distanza attivi negli ultimi tre mesi rappresentano il 70% degli utenti internet, ossia 22,3 milioni di italiani. Sono invece 7 milioni (il 31,3%) gli individui che fanno regolarmente un’esperienza d’acquisto multi”canale attraverso smartphone e computer (web e app) lettere, fax e televisione.

Nel 70,8% dei casi di acquisto via smartphone e nel 59,2% di quelli finalizzati attraverso la televisione, gli utenti utilizzano un device di supporto (computer, tablet, smartphone, TV) che assolve la funzione di rassicurazione sull’acquisto imminente. Questo grazie alla visualizzazione delle immagini del prodotto, alla comparazione dei prezzi, all’individuazione di eventuali promozioni.

Se lo shopping in rete rispetta abbastanza fedelmente la classifica globale degli acquisti a distanza, attraverso le app si comprano soprattutto ricariche telefoniche, coupon, articoli sportivi. La funzione originaria del telefono (quella della chiamata), invece, è il canale privilegiato per pagare utenze, food delivery, casalinghi e viaggi.

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215 euro. Questo l’investimento medio di un acquirente multicanale. Cifra è destinata ad aumentare significativamente con l’incrementare degli strumenti impiegati per gli acquisti: è minima tra gli acquirenti mono canale (101€), raddoppia al raddoppiare dei canali, quintuplica tra chi si muove su tre ambiti diversi ed è massima fra coloro che acquistano su tutti e cinque i canali considerati dalla ricerca (web, app, telefono, lettere, TV).

L’indagine riflette il passaggio verso un mondo sempre più digitale.

La TV sta perdendo il suo valore originario di media principale: gli resta il compito di provocare stimoli. L’approfondimento passa per smartphone, tablet e PC, che hanno sostituito l’altro strumento, principe di approfondimento, la carta stampata. Un avvicendamento determinato dall’elasticità  e velocità  del digitale.

Su app e web oggi è possibile monitorare i passaggi di un utente tramite attività  di web analytics. Incrociare le informazioni sull’influenza dei vari canali invece è un percorso più complesso. L’analisi omnicanale è tuttavia l’imperativo, soprattutto per il NetRetail, per poter calibrare adeguatamente le strategie di marketing e il peso degli investimenti nel marketing media mix.


Studio Cappello Digital Commerce


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