PMI: Il Cambiamento Come Sinonimo Di Innovazione

3 Nov

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Fare tendenza, non è un concetto che si applica solo al mondo della moda. Il leader è colui che fa tendenza, apre la strada e compie la scelta ragionata di farsi seguire. Oggi ci muoviamo sempre più in un contesto di continuo cambiamento, di innovazione, anche nei vari settori dell’imprenditoria. E quando si parla di innovazione per le PMI, cosa si intende davvero? Non possiamo limitarci a modificare gli assetti tecnologici dell’impresa per poter dire di essere aperti al cambiamento ed essere in grado di sfruttarlo.

Innovare significa essere dei pionieri: osservare, sperimentare, provare nuove vie per arrivare a grandi risultati. Significa ragionare sul “come” e non solo sul “quando”.

Perché innovarsi? Ma soprattutto come riuscirci in un contesto così movimentato come quello attuale?

A queste domande che ogni imprenditore si sarà  posto almeno una volta risponde Paolo Volpe, consulente e formatore esperto in tecniche di vendita e PNL in Italia e all’estero. Il suo nome figura anche tra i relatori principali della terza edizione dell’evento Ecommerce Strategies che si terrà  a Padova il 4 novembre.

Definiamo innovazione in ambito PMI: qual è la sua importanza?

Letteralmente, innovare significa portare del “Nuovo” in senso ampio. Peter Senge descriveva l’innovazioe come l’ultimo passaggio del processo Idea-Invenzione-Innovazione. Innovare significa modificare, rivoluzionare un settore oppure crearne uno di totalmente nuovo. Molto spesso innovazione è diventato, invece, sinonimo di cambiamento marginale: come una modifica nel sistema hardware o l’introduzione di una nuova tecnologia. Se così fosse, tutti potrebbero dirsi innovatori, senza tuttavia esserlo sul serio. Fortunatamente in ballo c’è molto di più.

Vecchi sistemi VS. nuove tecnologie: devono per forza essere due fattori opposti?

Henry Ford è stato uno dei più grandi innovatori. Una delle sue citazioni che mi viene in mente ora è “Se avessi chiesto ai miei clienti cosa volevano, mi avrebbero risposto: un cavallo più veloce”.
Questo tuttavia non significa doversi lasciare alle spalle principi e valori. Per fare un esempio, la Harvard Business Review un paio di anni fa suggeriva agli innovatori di seguire delle filosofie rinascimentali per potersi “innovare”. Il vero cambiamento, quindi, lo troviamo negli strumenti. Nel mio intervento a Ecommerce Strategies il 4 Novembre a Padova, parlerò anche di questo.

Visto il cambiamento del modo di relazionarsi delle aziende con il mondo esterno, qual è secondo te il ruolo del cliente nel processo innovativo?

Il cliente è sempre in prima linea. Se siamo passati dalla bottega del paese all’ecommerce è solo una conseguenza delle decisioni e delle scelte del cliente. Non ho detto che sicuramente una delle due realtà  dovrà  soccombere all’altra. A questo punto, infatti, entra in campo l’imprenditore che deve saper integrare con ingegno i due canali online e offline.

L’unica cosa che è veramente cambiata è il paradigma: il cliente vuole trovare ciò che desidera, non ciò che gli viene offerto dal mercato. Una volta trovato, lo acquista, indipendentemente dallo store fisico o digitale in cui lo trova. Quando si parla della situazione del mercato attuale non facciamo più riferimento a un mercato di massa ma a una massa di mercati. È un’altra conseguenza delle scelte e dei bisogni del cliente: che detiene il vero potere decisionale sulle sorti del mercato e i suoi meccanismi.

Quali sono gli ingredienti per stimolare l’innovazione di un’azienda, sia sotto il punto di vista metodologico che tecnologico?

L’ingrediente è uno solo: la curiosità . Solo questa attitudine, infatti, può portare l’individuo verso un cambiamento.

Di cosa parlerai all’evento Ecommerce Strategies? Perché è importante che gli imprenditori partecipino?

Darò il mio punto di vista sulla rivoluzione in corso: quella dell’informazione. Cercherò di spiegarla in modo semplice per farne comprendere a tutti l’importanza. Dopotutto l’uomo è un animale sociale e di questo vive, di socialità  e informazione.

Saper includere in una strategia aziendale tecnologia, metodo, sapienza e personalità  porterà  sicuramente al successo quella realtà . Entrano anche in campo le relazioni, sempre per la questione dell’uomo come animale sociale. La scelta dei propri partner al giorno d’oggi deve essere una scelta strategica. Però preferisco chiudere con questo spunto: non voglio svelare troppo del mio intervento o nessuno avrà  la curiosità  di parteciparvi. Il risultato è garantito.

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4 Novembre a Padova

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