Ecommerce & Logistica: Il Prodotto Dove Voglio E Quando Voglio

20 Nov

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La consegna è l’elemento che maggiormente incide sulla soddisfazione complessiva dell’e-shopper, seguito dalla facilità  di individuazione e di acquisto del prodotto, e dalla chiarezza delle condizioni di vendita e di consegna offerte dal merchant in fase di acquisto”
Roberto Liscia, presidente di Netcomm.

Ne abbiamo parlato coi nostri consulenti al recente Ecommerce Strategies. Non è più l’utente/consumatore a dover andare a prendere il prodotto, ma è il prodotto che deve poter arrivare dove il cliente si trova e quando ne ha bisogno: a casa, in ufficio, al mare, in montagna…

E in alcuni casi deve arrivare molto velocemente come per la spesa o prodotti alimentari o prodotti di necessità .

Il trend di mercato per l’e-commerce in Italia indica un aumento delle vendite online al dettaglio del 17% nell’ultimo anno. Questo tasso di crescita è superiore a quello che si registra nei principali mercati europei (Gran Bretagna, Germania, Francia) a conferma degli ampi margini che ha ancora il commercio elettronico in Italia.

Gli acquirenti online di prodotti fisici utilizzano in maniera predominante il servizio di consegna domicilio 96%, molto meno si affidano al ritiro presso un luogo fisico.

La consegna gratuita è uno dei principali motivi a favore o contro l’acquisto presso un negozio online

A farla da padrona nella logistica ecommerce sono corrieri e spedizionieri:

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Ordinato oggi, consegnato in giornata.

Amazon, in attesa dei droni, ha lanciato da pochi giorni anche in Italia per ora a Milano il servizio Prime Now, con la possibilità  di ricevere entro un’ora i prodotti ordinati (tra 20mila referenze soprattutto nel food). Ad aiutare la logistica nell’accorciare i tempi ci sono sistemi intelligenti di predictive shipping basati su analisi statistica.

La consegna same day è la soluzione destinata a mettere l’e-commerce alla pari con il punto vendita sul territorio.  Anche se il tema è da tempo oggetto di discussione, solo pochissimi negozi online la consentono (anche perchè ancora limitato in poche città ).

Idealo ha analizzato le soluzioni logistiche più diffuse sulla base di un censimento effettuato su 50 negozi partner.

Hard-Facts-IT

Dai dati Netcomm, traspare che nel corso del 2014 il commercio elettronico ha determinato consegne di 9,5 milioni di pacchi al mese (+16% rispetto al 2013). L’84% dei beni fisici è consegnato a casa, mentre il 7,4% è ritirato nel luogo di lavoro. Le consegne “same day” o nelle 24 ore riguardano l’8% degli acquisti ritirati e l’1% di quelli consegnati.

Servizi a valore aggiunto per la consegna

Dalle ricercae traspare che sono relativamente numerosi gli ecommerce che offrono servizi a valore aggiunto in materia di consegne e spedizioni, come ala consegna al piano, la consegna serale, al weekend, su appuntamento, con spedizioni multiple, tramite loocker. I servizi di consegna a valore aggiunto più diffusi in Italia, implementati del 22% campione analizzato nello studio Idealo, sono la consegna al piano e la consegna su appuntamento. La consegna nel weekend è adottata solo da pochissimi merchant.

In startup però le good news: servizi per consegna nelle edicole, tabacchi e nei bar come inabox, che quando a pieno regime daranno un altro colpo alla logistica che l’utente vuole.

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Click & collect

Nel mondo Retail, uno dei trend più interessanti riguarda il ritiro presso un punto vendita fisico, una filiale del negozio online o un punto di ritiro (Pick-Up Point). A seconda del modello di business, la merce viene predisposta in loco per il ritiro o consegnata presso una filiale attraverso un normale spedizioniere.

Ricercare la value proposition non è semplice, ma sicuramente la logistica è un fattore protagonista destinato a rivoluzionare il modo di concepire gli acquisti. Tanto che un imprenditore su tre ha decretato la morte del negozio senza ecommerce. Dato che emerge dallo studio di Confesercenti che ci dice anche che  il 55% delle piccole imprese commerciali vede nelle vendite online un’opportunità  di crescita.

Il 48% delle piccole/medie imprese ritiene che per sopravvivere dovranno abbracciare le-commerce, e una quota identica pensa che i social network siano il canale dove investire per la promozione della propria attività .

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