Google Remarketing Tips: ti trovo, ti inseguo, ti converto…

2 Lug

 

Il remarketing può aumentare il ritorno sull’investimento (ROI) nelle campagne adv online grazie alla sua attività  di “segugio” dell’utente..

Combinando campagne con targeting per parole chiave con il remarketing, si migliorano sostanzialmente le conversioni complessive. Google docet: “Ad esempio, se hai parole chiave che non utilizzi perché in passato non hanno generato conversioni, puoi utilizzarle per indirizzare il traffico verso il tuo sito ed eseguire successivamente il remarketing per generare la conversione”.

I banner per il remarketing sono un po ‘diversi da quelli per le campagne display classiche poiché si sta cercando di convincere i clienti a “tornare al sito”. Questo comporta un diversa creatività . Ad esempio, invece di sottolineare un basso prezzo o un servizio veloce, si potrebbe provare a sottolineare i benefici che differenziano dalla concorrenza, o elementi che creino “urgenza” nella mente del cliente.

E’ incredibilmente facile sprecare soldi per la pubblicità  online, questo è vero soprattutto con il remarketing di Google se non accuratamente monitorato e testato prima di essere messo a pieno regime

Mirare i messaggi: ad esempio, una delle tattiche più efficaci per chi fa remarketing è quella di si rivolgersi ai visitatori che hanno recentemente abbandonato il carrello della spesa. Oppure, se si vendono prodotti che i clienti acquistano a intervalli regolari (ad esempio carta per stampante, toner, etc) è possibile raggiungere i clienti in un momento particolare dopo il loro ultimo acquisto, ricordando loro di riordinare.

La domanda che mi pongon tutti: con che frequenza? E’ possibile limitare il numero di visualizzazioni dei banner per utente nell’arco di una giornata . Ma non esiste un numero per tali visualizzazioni, occorre analizzare e capire. Anche se si ritiene che un tasso compreso tra 7 e 12 impressioni al giorno è l’ideale, solo il testing può aiutarci a modulare e trovare il numero perfetto. Io consiglio di iniziare con un numero di frequenze ampio riducendolo dopo aver raccolto e analizzato i dati iniziali.

 

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